Per mare
Circumnavigare Filicudi via mare e’ bellissimo, ed e’ molto facile. Anche con un piccolo gozzo non ci impiegherete piu’ di un’ora. Partendo da Pecorini e andando verso ponente, le mete piu’ belle sono la spettacolare sciara, la piscina naturale nascosta all’interno dello Scoglio della Fortuna, la maestosa Grotta del Bue Marino, con il suo mare cangiante, e l’enorme faraglione della Canna, alto ben 74 metri. Per quelli che amano arrampicare, e’ stata recentemente aperta una via. Inoltre qui vive una specie di particolare lucertola ner che vive solo qui e a Strombolicchio, a rischio di estinzione.
Proseguendo, si arriva all’insenatura del faro, probabilmente uno dei posti piu’ belli per fare snorkelling. Piu’ avanti sorge il grande scoglio di Giafante, luogo ideale per la pesca. Qui il mare diventa verde smeraldo e, tirando dritto, scorgerete sulla costa tre grandi formazioni naturali che ricordano le piramidi. Da questa parte dell’isola il fresco arriva prima (il sole tramonta dalla parte della Canna).
Piu’ avanti vedrete il porto dal mare (al molo potete fare carburante) e, una volta doppiato il promontorio di Capo Graziano (attenzione alla secca, ha fatto affondare piu’ di una nave – aliscafo compreso), vi troverete a costeggiare le Punte, fantastiche al tramonto, dove spesso si possono ammirare i delfini, e di nuovo a Pecorini, il vostro punto di partenza.
Anche per gli amanti della canoa, e’ un giro meraviglioso.
Per quelli che amano il diving e le escurisioni subacquee, i luoghi di interesse sono diversi. Con una guida specializzata si puo’ anche visitare il cimitero di navi antiche davanti a Capo Graziano, oppure la Grotta sottomarina dove si riproducono i Gamberetti di Nassa, le cui pareti sono rese blu elettriche dal colore delle uove di questo crostaceo.
Con un gommone di medie dimensioni e’ anche possibile partire alla volta di altre isole Eolie. Sia Alicudi che Salina sono molto vicine e meritano un’escursione in giornata. Ad Alicudi consigliamo la zuppa di pesce del pescatore Silvio, mentre a Salina non perdetevi un bagno nella splendida insenatura di Pollara, dove fu girato il film Il postino.
Per quelli che invece amano restare sulla terraferma, i luoghi piu’ belli dove fare il bagno sono le Punte e le Macine, ambedue vicino al porto, ls prima a ridosso di esso, la seconda sul promontorio di Capo Graziano. L’accesso delle Macine si trova sulla curva a U dell’unica strada dell’isola, subito dopo il benzinaio. Sicuramente scorgerete un grosso segnale di accesso vietato. Ignoratelo e proseguite sulla mulattiera. Alla biforcazione proseguite dritto (altrimenti salirete in cima al villaggio preistorico) e presto vedrete alla vostra sinistra un’antica cava di macine. Alcune di esse portano le iniziali degli scultori. I fondali sono ricchi di fauna e il mare e’ cristallino.
Per arrivare alle Punte dovete lasciarvi 300 metri indietro la curva a U. Sul rettilineo della piana del porto, all’altezza di un grande albero di eucalypto, c’e’ lo stradello di accesso che conduce alle Punte. I grandi scogli piatti si susseguono in diverse insenaturene e sono accessi naturali al mare turchino. Di giorno, piu’ che calde, sono infuocate e prive di ombra, ma dalle sei in poi diventano un luogo paradisiaco, dove il tramonto tinge il mare di tutte le sfumature del rosso.
Infine, anche dal Porto e da Pecorini e’ possibile fare il bagno e snorkeling, o prendere il sole sui sassi o sulla sabbia nera che si deposita qua e la’ dopo una mareggiata.
Per terra: i sentieri di Filicudi
Filicudi e’ un posto meraviglioso dove fare lunghe passeggiate per le antiche mulattiere che attraversano l’isola in lungo e in largo, per ben 70 chilometri.
Belvedere
La passeggiata piu’ facile e allo stesso tempo una delle piu’ belle, e’ quella che conduce al Belvedere. Da qui potrete ammirare uno spettacolo davvero unico: la maestosita’ del fianco est dell’isola, con la sua impressionante sciara, e i 774 metri di altitudine di Fossa Felci, che finiscono ripidissimi direttamente nel mare. Da qui si vedono anche il faraglione della Canna e l’isola di Alicudi. Questo posto e’ spettacolare in due momenti: al tramonto, quando il solo infuoca il mare, e durante le mareggiate di maestrale, quando la Canna viene furiosamente frustata dalle onde, fin quasi a scomparire nella spuma bianca. Anche di notte e’ un punto magico per vedere le notti stellate filicudare. Per arrivare qui, superate sulla strada asfaltata Stimpagnato e, all’altezza di un grande slargo sabbioso, prendete la mulattiera in pietra con la steccionata di legno.
Villaggio Preistorico di Capo Graziano
Un altro percorso assolutamente da non perdere e’ l’escursione al Villaggio Preistorico sulla Montagnola di Capo Graziano. Il sentiero e’ breve (15 minuti) ma decisamente ridipo, quindi vi consigliamo di affrontarlo nelle ore piu’ fresche. Da qui si gode di una vista bellissima, caratterizzata da una prospettiva inedita di Filicudi. Il Villaggio Preistorico consiste di una trentina di blocchi di pietra circolari: quelle che un tempo erano le capanne di un antico insediamento risalente all’eta’ del bronzo (III millennio a.C.). In primavera questa spianata sulla montagna diventa di una bellezza rara. Ricorda scenari nordici, con erba verdissima che ricopre le pietre scure di questi insediamenti. Per i piu’ altletici consigliamo di proseguire la mulattiera oltre la spianata del Villaggio Preistorico, per arrivare alla cima della montagna, con il mare a 360 gradi, le sette isole eolie e l’antico altare sacrificale, particolarmente suggestivo. L’accesso di questa passeggiata si trova lungo la strada asfaltata, poco dopo Filicudi Porto, all’altezza delle curva a U, 150 metri dopo il benzinaio.
Il villaggio abbandonato di Zucco Grande
Piu’ lunga, ma ancora piu’ bella, e’ la passeggiata che porta a Zucco Grande, l’antica contrada semi-abbandonata. Il sentiero per Zucco vi proiettera’ in un contesto completamente nuovo rispetto a quello che vi lasciate alle spalle. La mulattiera di sabbia rossa ha alla sua sinistra la montagna imponente e alla destra il mare cristallino a strapiombo. La parte abitata dell’isola si allontana alla vostre spalle, mentre in alcuni punti la vegetazione diventa particolarmente rigogliosa, ricordando i sentieri di montagna. Sciare ricoperte di felci, fiori selvatici, enormi cespugli di capperi sono i protagonisti. Arrivando scorgerete dei ruderi qua e la’, un tempo abitati dalle ricche genti di questo luogo. Zucco grande infatti era uno dei luoghi piu prosperi dell’isola, fino al suo completo abbandono durante del secondo conflitto mondiale. Tutti gli uomini partirono e la contrada ando’ incontro ad un inesorabile declino. Nei paraggi potrete visitare l’antica sorgente, ormai quasi esaurita, oppure cenare (su prenotazione da Giovanni il Pirata). La mulattiera, che si prende direttamente dalla strada asfaltate qualche tornante prima di Val di Chiesa, e’ in generale facile, fatta eccezione per un paio di salite un po’ piu’ faticose. Dura all’incirca 25 minuti, meglio non farla sotto il sole di mezzogiorno e, se volete andarci di notte, aspettate la luna piena, altrimenti e’ veramente buio.
Fossa Felci (771 mt.)
Una delle passeggiate piu impegnative e’ quella per Fossa Felci, la vetta dell’isola (774 s.l.m). Il sentiero che si snoda attraverso i terrazzamenti secolari e’ a tratti ricoperto da felci e cardi. Strada facendo vi renderete conto della grandiosita’ dell’antropizzazione agricola di Filicudi; noterete che praticamente tutti i fianchi delle montagne sono segnati da muretti a secco oramai ricoperti di cespugli di assenzio o di piante di capperi. Una volta sulla vetta lo spettacolo che vi si prospetta e’ magnificente. La spianata di colore rosso mattone e’ il tappo del terzo cratere piu’ grande delle Eolie (dopo Stromboli e Salina). Da qui Filicudi e’ ai vostri piedi: sarete sopra le nuvole che a volte ornano le cime delle isole. La mulattiera puo’ essere presa sia dal Vallone dei Pazzi nei pressi della Montagnola, sia da Val di Chiesa. La camminata dura all’incirca 3 ore e non occorre particolare esperienza, tuttavia va fatta con scorte di acqua, scarpe robuste e pantaloni lunghi. L’ultimo tratto e’ particolarmemte impervio, pieno di rovi e cardi pungenti. Qualcuno consiglia una guida del posto.